Nel corso della sua cariera sono stati molti gli incontri importanti per la West, con altre attrici, come l'amica Marlene Dietrich, con cui condivideva la voglia di trasgredire sullo schermo. Ma soprattutto fu decisivo l'incontro con due pilastri della storia della moda del tempo; la collaborazione con la grande costumista Hollywoodiana, Edith Head, candidata all'oscar ben 35 volte ne portò a casa otto; Responsabile dei look delle più famose attrici ma proprio tutte, e dei costumi di celebri film tra cui "Sabrina", "Caccia al Ladro" "Vacanze Romane", "Eva contro Eva" e della magior parte dei film di Hitchcock !!; e fondamentale fu il rapporto con la grande rivale di Chanel, Elsa Schiapparelli, stilista italiana trapiantata a Parigi, amica dei più grandi artisti dadaisti e surrealisti del tempo, tra cui Dalì e Magritte. Assieme a Edith Head la West compì un vero e proprio miracolo, infatti grazie ai capi della celebre costumista, per il film "Lady Lou", non solo Mae divvene sex-symbol per antonomasia, ma grazie agli incassi del film, dovuti alle curve della West, la Paramount che al tempo si trovava in ristrettezze economiche riuscì a risollevarsi. Si dice che la West durante l'incontro di prova con Edith le suggerì "I miei abiti devono essere ampi quanto basta per dimostrare che sono una signora, ma sufficentemente stretti per far vedere che sono una donna". In seguito i suoi look saranno curati per l'appunto dalla grande Schiap! la quale però lavorava solo dal suo atelier di Parigi, dice la leggenda che per far creare gli abiti alla stilista pur trovandosi la West ad Hollywood, quest'ultima avesse mandato un busto di legno con le sue forme e misure per crearvi sopra i capi da indossare nel film. Ciò però che molto ignorano, è che Elsa non utilizzò il manichino solo per creare gli abiti della diva, ma, quando dovette sceglire la forma per la boccetta del suo nuovo profumo chiamato "Shocking" decise di ispirarisi letteralmente alla diva più scioccante di allora, proprio la West i cui film erano vietati a minori dai genitori!!! come ricorda Hugh Hefner fondatore di Playboy.( ma non pornografici ). Così, dal busto di Mae, che si trovava nell'atelier della Schiap, nel 1938 l'artista Lèonor Fini disegno il flacone con le sembianze del corpo femmineo della grande diva americana. Flacone che, per la sua audacia è stato riscoperto e riproposto nel 1993, da Jean Paul Gaultier per la boccetta dalla versione femminile del suo omonimo profumo.
In occasione del 117esimo anniversario dalla nascita ( 17 Agosto 1893 ) della grande attrice Americana, grande Sex-symbol, e regina del doppio-senso cinematografico, che con i suoi film sconvolse l'America puritana degli anni '30 e '40, in omaggio alla sua memoria sul numero di Agosto di Harper's Bazaar Usa, la grande modella francese, musa di Saint-laurent, e compagna di Stefano Accorisi, Laetitia Casta ( reduce dal video lesbo con Rihanna "Te Amo" ) veste i panni sensuali ma molto ironici dell' impavida domatrice di leoni/uomini Tira, impersonata dalla West nel celebre film "I'm No Angel", nel quale cerca di sedurre un giovanissimo Cary Grant ( famoso per la sua abbronzatura ). La Casta nel servizio fotografico curato da Jean-Paul Goude, ed intitolato proprio come il celebre film, posa indossando abiti ed accessori Haute Couture di Armani Privè, Dior, Moschino, Chanel, Cartier, Bulgari, Ralph Laurent, e Givenchy Couture.
Mae West è stata fonte di ispirazione per molte generazioni, quale primo simbolo di emancipazione femminile e trasgressione sessuale, grazie anche alle celebri battute a doppio-senso, che lei stessa si scriveva, tanto che la prima scrittura teatrale che portò sul palco fu un opera teatrale da lei titolato "Sex" ( coincidenza che anche la prima opera letteraria di Madonna nel 1990 si titoli proprio "Sex" e che entrambe siano nate Mae il 17 Agosto e Madge il 16 dello stesso mese ? mah... ). Cmq per molto anni la stella di Mae ha brillato come faro di libertà nella notte cupa del puritanesimo Americano. Perbenismo che lei contribuì a sfaldare al suono delle sue più celebri battute che qui vi riporto:
"Non sono gli uomini nella tua vita che contano, ma la vita nei tuoi uomini!"
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