"Una cosa bella è una gioia sempr'eterna." John Keats

martedì 10 agosto 2010

"Short is Better" !?!



No signori, non avete le travegole, Emma Watson, la maghetta Hermione nella saga di Harry Potter, si è proprio tagliata i capelli !!. Ed io trovo che le stia proprio bene questo nuovo taglio, così inaspettato, e per questo, così azzeccato!!.


La moda del capello corto, mascolino ma pur sempre aggraziato su di una donna, risale già alla metà degli anni '20, più precisamente al 1928 quando l'aviatrice americana Amelia Earhart ( Amelia nel 2009 con Hilary Swank ), prima donna a sorvolare l'oceano Atlantico, divenne simbolo per tutte le donne che sognavano di fare qualcosa di più che la semplice casalinga/disperata. Amelia con il suo taglio corto divenne ben presto imitata da miglioni di donne che per emularla sceglievano di farsi accorciare la chioma in segno di parità sessuale col genere maschile. Conteporanemente alla Earhart un altra star del cinema muto si concedeva il primo vero caschetto, che anni dopo ispirerà il fumettista italiano Crepax per creare la eroticissima "Valentina", l'attrice in questione era la celebra balleria Louise Brooks resa celebre da film quali "Il Vaso di Pandora" "Il Diario di una Donna Perduta" interpretando le parti di una prostituta e d'una ninfomane. Successivamente giunse, negli anni '40, la grande guerra , e la donna americana ed europea dovette mettersi al lavoro e contribuire parimenti all'uomo per la vittoria bellica, fu in questo periodo che si affermarono donne icona dell'emanciapzione femminile a livello mondiale, la prima fin dagli anni '20 in Francia, in cui mosse i primi passi che ne faranno leggenda , Coco Chanel con il suo stile alla "Garconne" e la sua moda semplice dal taglio maschile, Bette Davis e Marlene Dietrich in America, star Hollywoodiane che ben rappresentarono negli anni della guerra il simbolo della donna forte ed emanciapata, pronta a tutto per la patria e per il proprio uomo, la Dietrch ebbe addirittura il ruolo di spia francese pur essendo lei di origine tedesca, e questo le valse il disprezzo dei propri compatrioti per parecchi anni.


Con il ritorno dello stile Sixties, come gia abbiamo detto più volte, era inevitabile che non tornassero di moda anche le capigliature che anno contraddistinto un epoca del costume e della moda. Come dimenticare infatti il simbolo di un intera generazione i Beatles con i loro capelli a caschetto corti, cha tanto fecere scandalo in quegli anni. E non dimentichiamo neppure le prime donne con caschetto, che tanto spopolò in quegli anni, fra le più famose di certo ricordiamo Audrey Hepburn, che fu una delle prime attrici a presentarsi con capello corto sul grande schermo. Questo accadeva già negli anni '50 quando la Hepburn nel film "Vacanze Romane", che le valse l'oscar, nel 1953, decise di farsi tagliare la lunga chioma in favore di un caschetto con frangia sbarazzina. Look, per il periodo, in controtendenza con le proposte della moda misogena degli anni '50 in cui il prototipo di donna era più confacente a quello delle famose maggiorate, come Marilyn Monroe, Sophia Loren, Birgitte Bardot o Anita Ekberg; tutte donne formose dalle lunghe chiome vaporose, sia bionde che castane , l'importate che fossero capelli lunghi. Invece Audrey, preferì, differenziandosi dalla massa, un più giovanile caschetto, che decise di conservare anche per il film successivo a Roman Holiday, cioè per la favolosa "Sabrina"del 1954.


Poi all'inizio degli anni '60 iniziò a spopolare nel cinema e per la strada la moda del capello corto, fu così che nel 1960 uscì nelle sale "L'Appartamento" di Billy Wilder, con una splendida Shirley Maclaine ( a destra ), nella parte di una giovane impiegata innamorata del proprio capo-ufficio, che però è già sposato e con prole. Di certo un film quasi censurabile per la morale bigotta dei tempi, ma fu un grande capolavoro, nel quale la donna venne presentata come lavoratrice ma al tempo stesso esigente d'amore. Una donna che lavora come un uomo, e ha i capelli corti da uomo, ma che però ha l'esigenza di essera amata proprio come ogni altra donna. Contemporaneamente in Francia, con la nascita del movimento della "Nouvelle Vague", il grande regista francese Jean-Luc Godard lanciava il suo primo lungometraggio "Fino all'ultimo Respiro" con l'indimenticata Jean Seberg ( a sinistra ), attrice americana divenuta simbolo della gioventù USA, interpretando una giovane studentessa scanzonata ed ingenua in vacanza a Parigi; Fu proprio grazie a questo film che divenne celebre sia in Europa che negli Usa, facendo da spalla a Jean-Paul Belmondo che nel film impersona un ladro e truffatore che le spezza il cuore. ( Se notate la somiglianza tra la Seberg ed Emma Watson con capelli corti è impressionante ).


Sicuramente però, se a qualcuno si deve attribuire il vero lancio dello "Short Hair look" questa è senza ombra di dubbio Mary Quant, che assieme a Twiggy ed in america a Edie Sedgwick in "Ciao Manhattan", lanciarono il capello corto come simbolo di emancipazione femminile e di voglia di trasgressione alle antiquate regole borghesi. Proprio come Chanel negli anni '20, la Quant diede il via ad una serie di imitatrici che cercarono di emulare la modernità, l'avanguardia e l'indipendenza che la sua capigliatura rappresentava. Vidal-Sassoon, il parrucchiere di Mary, aveva iniziato copiando il caschetto dei Beatles, poi, in seguito, lo aveva modernizzato con tagli assimmetrici: dal centro della testa i capelli scendevano, assotigliandosi nel volume formando cinque punte, riuscendo così a mantenere una piega praticamente perfetta al punto da far sembrare la testa un elemento futirista. Il capo assumeva una forma arrotondata e faceva sembrare il collo e tutto il corpo ancora più tenero e gracile, mentre gli occhi sottolineati al massimo dal trucco, contribuivano a conferire al volto un aria infantile. Infatti la donna tipo degli anni '60 non aveva attributi femminili, ma era piuttosto una ninfetta magra e ossuta che giocava con la sua sessualità. Questo stile piacque molto a tutte le giovani teen-ager soprattutto all'atrice americana Mia Farrow, che per interpretare lo sconvolgente Horror di Roman Polanski "Rosmary's Baby" del 1968, arrivò a spendere ben 500£ per un taglio alla moda fatto dal grande Vidal. Prima ancora della Farrow, fu un altr' attrice a portare i capelli cortissimi; apparsa sul grande schermo nel suo primissimo ruolo in "Mary Poppins" nel 1964, che le valse subito l'oscar, ma fu in "Tutti Insieme Appassionatemete" sempre del '64 ed in "Victor/Victoria" del '82 che Julie Andrew sfoggiò un bel taglio corto e sbarazzino, divennendo il simbolo della donna emancipata e al tempo stesso fragile, che tutti nonni e bambini amavano sentir cantare. La moda del caschetto proseguirà poi anche negli anni '70, reso celebre in quel periodo dalla giovanissima figlia di Judy Garland , la canterina Liza Minnelli, che ne farà sfoggio nel suo ruolo più famoso che le valse l'oscar, in "Cabaret",del 1972!!


Venendo a tempi più recenti come non parlare di colei che fin dagli anni '80 ha fatto della provocazione il suo credo, l'unica e super imitata Madonna, che in alcuni dei suoi video più famosi come "Papa Don't Preach", "Open Your Heart", "Erotica", "Deeper and Deeper" "Fever" o "Rain" fa sfoggio del taglio corto, a simboleggiare la presa di posizzione della donna emancipata e libera, tanto nella vita quanto a letto. Anche un altra famosa attrice e modella italiana contribuì negli anni '80 al rilacio dello Short hair, parliamo di Isabella Rossellini, divenuta celebre fra l'altro, anche per il suo ruolo di Femme-Fatale in "La Morte ti fa Bella", in cui sfoggia una chioma molto corta che contrasta con il suo sex appeal di mangia uomini bramosa.






Sono molte le attrici che tutt'ora prediligono il taglio corto e non c'è dubbio che ad averlo reso nuovamente alla moda nel 2010 sia stata l'attrice rivelazione Carey Mulligan, interprete del delizioso lungometraggio, "An Educattion" che le è valso la nomination all'oscar ed la lode di essere considerata la nuova Audrey!!!. Contemporaneamente anche Lady Gaga ha ceduto alla tentazzione e nel video di "Alejandro" ha voltuto far sfoggio della chioma alla Giovanna D'arco, come simbolo di sacrificio alla causa dell'emancipazione femminile!!.





Oggi star quali Keira Knightley, Hilary Swank, Sienna Miller, Victoria Beckham, Penelope Cruz, Jessica Stam o Charlotte Gainsbourg sono solite sfoggire a testa alta il look che a contraddistinto tante dive del grande schermo e che ha donato loro fama indimenticabile, tra le altre anche la sempre verde "Funny Girl" Barbara Streisand e la "Sposa" più famosa del grande schermo Uma Thurman.






Certo il capello corto non dona a tutti ma sembra che, mentre per l'eroe bibblico Sansone, una volta recisa la sua chioma, venissero meno i suoi poteri, pare invece che per la donna in generale questo non valga anzi pare proprio il contrario, più è corto il capello più fama gli viene attribuita ( cio non vale per Britney Spears e la sua rasatura ovvio ), ma è anche vero che la maggior parte delle attrici che hanno avuto il coraggio di tagliarsi le lunghe treccie, tutte hanno avuto nella vita la fortuna di vincere non un oscar ma ben due.!!! ( Bette Davis e Hilary Swank per fare nomi ). Quindi buona fortuna anche ad Emma Watson, sperando che cio basti almeno per farle avere una nomination ai prossimi Accademy Awards!!!.




Good Luck!!!!

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